venerdì 18 ottobre 2013

LA STORIA DELLA MIA VITA



Oltre a S., nella casa vivevano B. e M.
Venivano tutte e tre dal Trentino.
Per me era una completa novità, io avevo sempre avuto a che fare con la pianura più pianura del mondo e con i suoi abitanti.

S. aveva un anima cristallina, si muoveva silenziosa e leggera, aveva la pelle luminosa come la luna ma questo suo essere lieve poteva ingannare, perché S. era una ragazza forte. Studiava in una scuola di illustrazione e fumetto.

B. aveva un forte accento tedesco abitava in una valle del trentino, io la trovavo estremamente stravagante, mi faceva molto ridere. Mi ricordo che un fine settimana è tornata a casa e quando è tornata a Milano era completamente pelata, aveva la testa come una palla da bowling, era impressionante!
Studiava all'accademia di belle arti.

Con M. avevo meno rapporti di amicizia, il legame più forte l'avevo stretto con S. e B.
Ho passato due anni molto belli con loro.

Giocavamo come bambine, l'atmosfera era sempre magica, alla sera mangiavamo a lume di candela e non si iniziava a mangiare se non c'eravamo tutte.
Per me era come un surrogato di famiglia.

martedì 1 ottobre 2013

LA STORIA DELLA MIA VITA



Come ho scritto non mi è mai interessato studiare architettura, e dopo due anni strazianti in cui non riuscivo a fare niente, niente altro che mangiare e piangere, lasciai architettura.

Avevo scoperto, non ricordo come, che esisteva una scuola di grafica e illustrazione a Milano, che non era privata e si entrava tramite un piccolo esame che selezionava gli allievi.
La scuola era dentro il CASTELLO SFORZESCO!!! E così se mi avessero presa, tutte le mattine sarei andata a scuola dentro a un castello!! Come la Principessa!!

Così il giorno dell'esame andai con una tale forza e decisione che non potevano non prendermi, infatti mi presero!
Ero felice, felicissima, per la prima volta dopo tanto tempo facevo una cosa che avevo scelto io!
Ero io, come quando facevo l'Istituto d'Arte, ero tornata in me!

Mia sorella nel frattempo era tornata a vivere a Roma, a fare anche lei quello per cui era nata, l'attrice.

Mi misi subito a cercare una stanza sugli annunci, ho visitato un sacco di appartamenti, ma spesso mi sentivo soffocare...

Fino a quando un giorno sono andata a vedere un appartamento dove mi ha accolto una creatura che non era della nostra specie.
Lei si chiama S., viene dalla montagna e sembra appartenere al popolo degli Elfi.

Io arrivavo da una guerra, la mia anima era ferita e in disordine, avevo lottato con i fantasmi, con la pazzia, con la paura di perdermi, venivo da maltrattamenti di anni, da incomprensioni, venivo dalla solitudine e dietro alla porta di un appartamento di Milano finalmente mi aveva aperto un'anima che mi diceva: Ecco sei finalmente arrivata! Adesso riposati.
E così dissi subito: Prendo la stanza!!